Andrea Chiariello
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L’architetto Luigi Vanvitelli aveva previsto, posti simmetricamente ai lati del Palazzo, il giardino Flora, a struttura rettangolare, nella attuale posizione rispettata, e il giardino Zeffiro, nella mitologia suo sposo secondo Ovidio, di eguale dimensione. Il secondo (cioè Zefiro) divenne la Malalocata ossia l'area dapprima occupata dai baraccamenti per i corsi allievi ufficiali dell'Esercito durante la grande guerra, poi dalla Regia Accademia Aeronautica quindi dalla Scuola Specialisti A.M. Prima della rettificazione di via Cavallerizze e poi della sistemazione dello spazio antistante prospiciente il Corso, la Flora era delimitata da un muro che, con andamento curvilineo, si estendeva dall'angolo della Cappella del Carmine o Chiesetta di Santa Filomena o dell'Assunta, realizzata su disegno di Carlo Vanvitelli, fino al primo spigolo del Palazzo reale, attualmente dedicata al Sacrario dei Caduti dell’Aeronautica. Il recupero del giardino latistante la Reggia risale alla gestione del podestà Giovanni Tescione che nel 1930 fece rettificare via Cavallerizze (così denominata da Vanvitelli nella Descrizione dei disegni relativi alla costruzione del Palazzo), che il terzo podestà di Caserta Pasquale Centore, fece ridenominare in onore di Raffaele Gasparri ( Caserta, 12.7.1908-Mogadiscio, 11.1.1936), sottotenente di complemento del Genio, Medaglia d'Argento al V.M. La piazza antistante era stata intitolata al Principie di Piemonte. - Dal 24 giugno al 15 luglio 1951 vi si svolse la prima mostra nazionale della canapa, promossa ed organizzata dalla C.C.I.A.A. Nell’occasione fu sistemata nella zona esterna la statua dell’Agricoltura che per molti anni rimase in deposito presso il Comune e poi negli anni ’70 fu risistemata nell’area antistante la Flora. - nel 175° anniversario del viaggio di Goethe in Italia, celebrato dalla Società di Storia Patria, la Repubblica Federale di Germania offrì a Caserta il busto del Poeta che fu inaugurato il 2.7.1964 all'ingresso della Flora ove si trova anche un antico rocchio di colonna. Il busto è l'esatta riproduzione di quello esistente nella Casa di Goethe a Francoforte sul Meno, opera di Cristoforo Klauer . All'ingresso campeggia la monumentale stele in ricordo del primo congresso nazionale di studi danteschi del 1961 "Dante nel secolo dell'Unità d'Italia" e della mostra del Risorgimento in Terra di Lavoro (ottobre 1961-gennaio 1962) auspici il ministro della Pubblica Istruzione Giacinto Bosco ed il comitato celebrazioni centenario unità d'Italia. Il giardino Flora realizzato nel 1837 è una vasta area rettangolare con aiuole, viali ed una vasca centrale dove furono messi a dimora agrumi, essenze di bosco, magnolie, fiori ornamentali. Confina con l’area laterale della Reggia ed è collegata al Parco Reale attraverso un varco carrabile e pedonale. Ai due lati è così delimitato: quello verso la città, cioè piazza Gramsci, presenta un ampio spazio con una aiuola gigante nel tempo a periodi abbandonata o curata come in occasione delle celebrazioni vanvitelliane quando vi fu sistemato al centro un disegno a fiori con il datario; quello verso il Parco con i capannoni delle Cavallerizze, originariamente ricovero per i cavalli, poi per lunghissimo tempo dimenticati e finalmente rimessi in sesto con notevoli fondi per ospitare mostre d’arte, progetto fallito, e infine dati in fitto al Consorzio Mozzarella di Bufala. Anche per l’apertura e la gestione la Flora ha vissuto periodi di attività ma anche lunghi intervalli di chiusura, come l’attuale. Negli anni ’70 a cura dell’Ente Provinciale per il Turismo si svolsero eventi a ripetizione come la stagione di musica e spettacoli denominata “Estate alla Flora” e numerose stagioni di Cinema all’aperto molto gradite dagli appassionati, infine tra gli ultimi eventi nel 2014 la grande mostra su ”100 anni di sport” organizzata, tra i giardini e le Cavallerizze, dal Coni in occasione della prima edizione italiana del Trofeo Coni giovanile.